giovedì 18 agosto 2011

Che Giovedì!

C
he giovedì, ragazzi. Io non so se ho qualche dote di preveggenza ma continuo a ripensare a tutto quello che è accaduto oggi. Attenzione, io magari esagero perché quando ci sono di mezzo le emozioni non mi risparmio; ma per uno come me un Giovedì così ha un sapore particolare. Ci sta che già dalle prime luci dell’alba uno possa avvertire la sensazione che sarà una giornata un po’ strana. Ci sta pure che dopo un paio d’ore di lavoro io ne abbia già la conferma. Qualche casino, situazioni particolari da gestire, notizie anche preoccupanti. Beh, me lo sentivo no? Quindi perché preoccuparsi. Capita che questa settimana mangio da solo e frequento un locale che quasi mai mi vede anche per la non eccelsa qualità del cibo. Capita pure che la mia pausa pranzo inizi a mezzogiorno ed io sia perfettamente puntuale. Quando sei solo al tavolo la tristezza non ti lascia mai, cerchi di fissare punti nel vuoto, smanetti ( cosa odiosa ) con il cellulare. Ed ero immerso nei miei pensieri quando ti vedo di fronte una persona che a me, pare incredibilmente familiare. La seguo con gli occhi…ma cacchio Andrea! Ma quante volte abbiamo progettato un caffè, una birretta, due chiacchiere? E quante volte non siamo riusciti? Ma è lì Andrea, guardalo! Ah ah, roba da matti ragazzi. Mi metto nei suoi panni: tu programmi una sorpresa e alla fine te la faccio io! Perché tu sei venuto a cercare me e io ho trovato te. Amicizia. Strani giri che fa. In un Agosto che più caldo non si può due amici che mai, dico mai, si erano visti o sentiti, si incontrano e chiacchierano come se si fossero visti fino a qualche giorno fa. Che Giovedì. Non è finita, perché la mia pausa pranzo, della durata di uno starnuto, ci ha concesso dieci minuti netti di racconti vari. E poi, via, tu Andrea a cazzeggiare e io a fare pratiche. E naturalmente non poteva essere finita. Ancora un po’ di stranezze, qualche lampo di genio: non so spiegarmi come alle 16 io potessi avere lucidità sufficiente per rendermi conto di un piccolo errore occorso ore prima. E allora vai a ragionarci su a capire cosa avessi combinato. Ma Enzo sono le 16! Si ma oggi è un Giovedì particolare, ci può stare tutto. E dire che avrei voluto postare l’ennesimo post paturnioso. Tiè, terribile ed ordinaria quotidianità che mi perseguiti, ti ho fregato.


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