lunedì 20 settembre 2010

Signor Latino

logo-latino Tempo fa ho dedicato un articolo al mio ex professore d’Italiano dell’Istituto Magistrale da me frequentato. Lo ringraziavo ironicamente per avermi fatto disamorare della Lingua Italiana a causa delle sue valutazioni sui miei scritti, facendomi giocoforza avvicinare con passione a quella Latina. Non credo però si fosse trattato di un atteggiamento di ripicca da parte mia. Ricordo infatti che studiare Latino era un po’ come andare in bicicletta: se si facevano proprie sin da subito regole e tecniche di traduzione il resto arrivava da sé, in caso contrario probabilmente si finiva per non impararlo mai. E a me Latino comunque piaceva, tanto che nei due anni successivi al Diploma mi dilettai ad insegnarne le basi ad un paio di studenti che frequentavano lo stesso istituto. Ora capita che, ovunque mi rechi in visita presso luoghi, località e siti di interesse artistico ed archeologico, sia  istintivamente portato a soffermarmi sulle innumerevoli iscrizioni e citazioni latine che hanno quasi sempre un significato celebrativo o descrittivo. Ci perdo molto tempo, mi incanto al loro cospetto nel tentativo ( assai arduo ) di ricavarne una traduzione. Capisco e mi rendo conto quanto tempo sia passato dalla mia ultima versione, quanto avrei da rivedere e ristudiare al proposito, ma riesco ancora ad esserne attratto. Ieri, passeggiando tra le bancarelle di una fiera, ne ho trovata una che vendeva oggetti vari in ceramica e, non ho potuto fare a meno di notarne uno sul quale era incisa la locuzione latina “Per aspera ad astra”. E come non ritrovarmi in quell’espressione che sottolinea con vigore quanto la fatica e le avversità che la vita ci pone davanti siano poi il mezzo per giungere alla cima, fino a vedere le stelle. Locuzioni come questa e come altre, apparentemente ovvie, nascondono significati di grande spessore considerando il tempo, e il momento in cui, quei grandi scrittori poeti e filosofi “operavano”. Le facciamo ormai nostre, spesso le menzioniamo senza saperne il significato profondo. Chissà se qualche studente del Liceo o dell’Istituto Magistrale “passerà” per questo articolo: sicuramente mi segnalerà come uno dei pochi sostenitori di questa lingua. E’ vero, all’atto pratico dello studio, potrebbe apparire una inutile perdita di tempo: merito di qualche illustre professore renderla accattivante come essa in realtà è. Beh, così preso dal Latino, spero di non aver distrutto in poche righe la sintassi Italiana.

1 commento:

  1. Sono d'accordo, il latino -come il greco- mi dava soddisfazioni non per i risultati, che non erano gran chè (forse non ero molto portata per le traduzioni) ma per il pensiero di avere nelle mani la capacità di capire una lingua così grande, dietro quelle poche parole stampate. Grande, immensa e bella: e padroneggiarla, capirla, è una bellissima sensazione.

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