mercoledì 4 agosto 2010

Qualcuno c’è

Il periodo non era dei migliori, la conclusione dell’ennesima mortificante esperienza di lavoro la goccia che fece traboccare il vaso. Fu essenzialmente una scelta istintiva quella di recarmi in visita al Santuario di Padre Pio in terra di Puglia. Sebbene da vent’anni e più mi recassi in visita ai parenti nelle vicinanze mai mi era passato per la testa di andarci, anche solo per curiosità. Era tuttavia cresciuta in me lentamente la necessità di vivere un’esperienza innanzitutto nuova che mi servisse a dimostrare quanto io poi potessi definirmi un buon Cristiano. Fino ad allora le mie presenze in Chiesa si riducevano ai soliti tradizionali appuntamenti con le festività comandate poi, nulla. Quel viaggio lo feci con un amico che in quel periodo capì la mia situazione ed essendo lui, uomo di fede, provò ad aiutarmi. Giunto a San Giovanni Rotondo, il luogo mi parve subito familiare e accogliente. Decisi, prima di entrare all’interno della Chiesa, di compiere il percorso annesso che attraverso le immagini del Santo, ripercorre le tappe fondamentali della sua vita. Non c’erano molti turisti “ingombranti”, fortuna volle che incontrai solo fedeli silenziosi. All’uscita avvertii distintamente un forte aroma di vaniglia e lo confessai subito all’amico che era con me: mi rispose che il frate pare si “rivelasse” anche in questo modo. Ricordo tutto come se fosse accaduto ieri, invece sono passati 8 anni. Mi commossi, decisi di rimanere lì tutta la giornata. Parlai molto di questa esperienza che segnò il mio percorso di fede. Non ne uscii trasformato, non divenni d’un tratto quello che non ero stato per trent’anni. Semplicemente crebbe in me il senso di vicinanza a qualcuno che continuo a sentire accanto a me, dentro me. Vivo la fede in modo del tutto intimo. Non sono un praticante, non credo nei ministri della Chiesa, credo nell’energia e nella forza del credere. Sto affrontando questo argomento su suggerimento di un’amica lettrice e so perfettamente che, sviscerarlo non è del tutto semplice. Ci ho provato.

1 commento:

  1. Nei momenti di dolore, di tristezza profonda, di incertezza, di insicurezza ci si rifugia nel nostro mondo spirituale.Dalla nostra fede traiamo la forza di andare avanti, di guardare al futuro con serenita'. E' come ricevere un abbraccio che ci fa sorridere il cuore...

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